Allattamento al seno, benessere psicologico e pandemia
Il problema della coscienza e il naturalismo biologico di John Searle
Il burnout in ostetricia
Vaccino anti-COVID19 in gravidanza e allattamento
La relazione complicata tra Scienza e Politica
I vaccini anti-COVID NON causano infertilità
Pseudo-farmacovigilanza e COVID-19
Pandemia, paura e solitudine: come il COVID-19 ha cambiato la gravidanza
Come la pandemia ha influito sulle preoccupazioni e aspettative delle donne in gravidanza in Italia
Chiusura del dotto arterioso
Prevenzione del ritardo di crescita fetale
Trattamento della leucemia mieloide cronica
Perdita perinatale e formazione degli operatori
Abusi e mancanza di rispetto nell’assistenza al parto in Italia
Dovrebbe essere un momento di gioia. Eppure anche il parto può trasformarsi in un’esperienza da dimenticare. O peggio, in un trauma che segna profondamente la vita di una donna. Colpa della cosiddetta violenza ostetrica: trattamenti irrispettosi, procedure mediche imposte senza adeguate informazioni o in barba ai desideri della partoriente, abusi, maleducazione e mancanza di sensibilità, tutti pericoli che possono traumatizzare e umiliare profondamente le neo mamme. Un problema riconosciuto anche dall’Oms, ma associato solitamente ai paesi in via di sviluppo. E che invece rappresenta una triste realtà anche in Italia: è quanto emerge da uno studio appena pubblicato sull’European Journal of Obstetrics & Gynecology and Reproductive Biology, il primo a misurare la diffusione della violenza ostetrica in un paese ad alto reddito.