Attenti alle erbe
Articolo di Valentina Murelli
L’Espresso, 24.02.2011 pag 129
Prima cosa da fare se state assumendo anticoagulanti orali e, allo stesso tempo, prodotti a base di erbe: avvertite subito il medico. Può darsi che le erbe siano innocue, ma può anche succedere che interagiscano con i farmaci, riducendo o potenziando l’effetto anticoagulante. È quanto successo a una dozzina di pazienti riportati nel registro di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità in terapia con warfarina o acenocumarolo, anticoagulanti orali. Alcuni ricercatori del Centro Regionale Toscano di Farmacovigilanza, coordinati da Alfredo Vannacci e Fabio Firenzuoli, hanno analizzato il caso sulla rivista “Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine“. Per sette pazienti, l’associazione farmaco-prodotto naturale si è tradotta in una riduzione dell’efficacia terapeutica dell’anticoagulante (misurata protrombina con esami di laboratorio). I prodotti sotto vigilanza erano: un preparato casalingo di aloe, succo di mirtillo, ginseng, papaya fermentata, un integratore alimentare di vitamine (A, E, C) e olio di pesce e due integratori con erbe varie, tra cui tè verde. Per altri cinque pazienti, invece, l’effetto è stato di potenziamento e ha riguardato arnica, Boswellia serrata e, di nuovo, una miscela di più erbe.
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